L’istante largo di Sara Fruner

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  Sono grata ai miei librai che onestamente hanno detto di non conoscere questo libro, vuol dire che quando danno dei consigli lo fanno a ragion veduta e non solo per marketing! Bravi! L’ho individuato durante le mie ricerche in rete e ho subito pensato che potesse piacermi. L’ho acquistato un po’ indecisa ed ho iniziato a leggerlo, temendo di … Continua a leggere

Biblioteche e librerie

Mi piace leggere libri acquistati da me, su cui posso appuntare qualcosa, libri che so dove e quando trovare. La biblioteca del mio paese, ai tempi della mia adolescenza, era il  luogo riservato alle ricerche scolastiche, quando ancora internet non esisteva. Un luogo in cui era vietato parlare e ancor più bere o mangiare, un luogo sorvegliato da una specie … Continua a leggere

Per ricominciare guarda tra le pagine di un libro

Mi piacciono i romanzi che parlano di libri e biblioteche e ne ho letti diversi.Quello che ho appena finito “ ” non ha una trama particolarmente interessante, ma ha il potere di introdurre nel mondo dei lettori accaniti. Non amo acquistare libri usati, mi attira il volume intonso che nessuno ha toccato e con il quale riesco a stabilire un … Continua a leggere

Fine anno 2019

Quest’anno ho letto 49 libri! Tanti, una media di 4 al mese. Per lo più sono “gialli” di autori che già conosco  per  seguire le storie dei loro protagonisti più famosi. Ci sono poi delle novità: autori mai letti che mi incuriosiscono, romanzi biografici, d’amore o di avventura.  Purtroppo, leggendo i titoli, non sempre ricordo la trama, ma sfogliando le … Continua a leggere

Buon Natale e buona lettura

Ormai ci siamo, Natale è fra tre giorni e voglio fare un augurio affettuoso a tutti i miei amici. Voglio sperare che tra i regali di Natale abbiate inserito dei bei libri. Io dovendo fare un regalo al mio nipotino di otto anni ho acquistato due bei libri uno su Le invenzioni di Leonardo e l’altro sui segreti della volta … Continua a leggere

Quasi una mania

Ieri sono andata da Feltrinelli a fare la spesa, come dico io scherzando. Infatti ho acquistato tre libri Michel Bussi – Forse ho sognato troppo, Guillaume Musso – L’istante presente, Gianrico Carofiglio – La misura tel tempo Non li ho ancora letti, ma sono tre autori che mi piacciono, quindi credo che non avrò sorprese. Tornata a casa ho constatato che ho più di … Continua a leggere

La mia seconda vita tra zucchero e cannella di Verena Lugert

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9788833210391_0_0_1061_75Se qualcuno, leggendo il titolo, ha creduto di trovare in questo libro ricette di dolcetti natalizi, ha sbagliato tutto. Qui si parla di cucina, come del “l’universo parallelo in cui nei medesimi istanti il sangue scorre a fiumi perché qualcuno si è ferito, mentre altri piangono sommessamente con i nervi a pezzi, e altri ancora urlano, litigano, pestano i piedi e, qualche volta, esultano.”
La cucina come mondo femminile, centro della casa e della famiglia, luogo caldo e odoroso dove le ricette della “nonna” vengono tramandate da madre in figlia, non è la stessa in cui vengono preparati i piatti gourmet dei ristoranti più o meno stellati.
Quando estasiata mangio in due bocconi le prelibatezze di un grande chef, vivo una esperienza esaltante, unica e inebriante che dura pochi minuti pur se nel ricordo permane per sempre, ma perché ciò avvenga occorre che una squadra ben addestrata, suoni all’unisono come una orchestra affiatata al comando di un maestro direttore d’orchestra.
“In cucina la gerarchia è tutto. …La struttura è piramidale, e tutto si trasferisce al gradino inferiore, ogni ordine, ogni scoppio d’ira.”
Il cucinare è un’arte in cui si incontrano fantasia, creatività, scienza, gusto ed estetica ma tutto questo non serve se dietro non c’è la passione di persone disposte a lavorare anche 16 ore al giorno pur di raggiungere la perfezione.
“Cucinare un romanzo! Raccontarne la trama attraverso le ricette, gli odori, gli aromi, le tante possibili consistenze, come da sempre accadeva con la musica e la danza classica, sarebbe la cosa più fantastica del mondo! Significherebbe unire, con un tocco di bacchetta magica, le mie due occupazioni preferite, la cucina e la lettura.”
Questa è forse la chiave di lettura di questo libro in cui, una donna trentanovenne già inserita in una carriera di giornalista, decide di dare una svolta alla sua vita, lasciando la strada fin lì intrapresa per dar vita a una passione da sempre latente pur chiedendosi ad ogni difficoltà “ Perché sono qui? Per obbedire all’imperativo moderno del mondo occidentale e vivere il mio sogno?”
La consapevolezza che “Cuoca non si diventa un giorno o l’altro. Devi volerlo davvero. Seguire un percorso. Completare una formazione. “ fa sì che Verena lasci la Germania e si iscriva ad un corso di formazione intensiva presso la scuola di cucina più famosa, la “Cordon Bleu” di Londra.
“Adesso o mai più, stabilii facendo un bilancio onesto….La cosa era semplice, dovevo mettere i piedi in una cucina professionale, capire se stavo inseguendo un sogno che magari non era più nemmeno il mio. “
La lucida caparbietà di questa donna che si imporrà, anche nelle peggiori condizioni fisiche e psicologiche, di raggiungere l’obiettivo che si è proposto, è un vero stimolo a seguirne l’esempio “Quando l’imperativo tu devi! Ti tortura in fondo all’anima, la sola cosa che ti calma è dire con orgoglio due semplici parole: io voglio! “
La cucina è anche scuola di vita. Bisogna sapersi rapportare con i soggetti più caratteriali, ognuno col suo vissuto più o meno limpido.
“ La cucina insegna la disciplina e molti dicono che rafforza il carattere. “
“ … in cucina non si può pensare ad altro che a quello che c’è da fare a ogni istante, è impossibile perdersi nei gorghi dell’ansia. Si lavora così tanto e così a lungo che il lavoro funge da narcotico.”
E’ anche necessario cambiare le proprie abitudini mentali, “la cucina …richiede un procedimento lineare, cronologico. Qui non si salta, si fanno le cose una dopo l’altra. Prima si fanno bollire le uova, poi si sbucciano.”
“Perché lo sto facendo? E perché accetto le regole deliranti della cucina? Perchè voglio diventare cuoca a tutti i costi?”
“Voglio saperne di più, di questo mondo così strano, così veloce, così preciso, così duro, che ti sfinisce fino all’osso…Lo voglio perché quando cucino in modo così adrenalinico, la vita mi pulsa forte nelle vene, perché la bellezza dei piatti mi suscita un rispetto infinitamente profondo… sono qui perché voglio essere in grado anch’io di farle, queste cose, un giorno, … perché la ricerca della perfezione dà dipendenza. …sono qui perché le cucine sono luoghi stracolmi di storie…”
E’ vero e nel mio piccolo, nell’ambito della mia cucina, ho depositato stress, dolori e euforie, accendendo il forno e impastando uova e farina, anche stanca dopo una giornata di lavoro.

Tutto ciò che resta T.R. Richmond

tutto cio

Un fatto di cronaca, la morte della giovane Alice trovata annegata nel fiume narrato attraverso notizie estratte da post, email, articoli,  blog e quant’altro come nella prassi attuale di comunicazione. Da tutte queste informazioni si deducono il tipo di persona, i suoi contatti e il genere di vita che ha fin qui condotto. Il “raccoglitore “ di tutti i dati … Continua a leggere