Dopo aver letto La libreria del buon romanzo mi sono sentita invogliata a prendere contatto con autori e testi che non conoscevo, a fare ricerche e soprattutto a leggere tanto. Non è un giallo con le caratteristiche proprie di questo genere letterario, ma è il punto di partenza delle domande: è possibile sottrarre la qualità alla legge del marketing ? è legittimo selezionare il buon romanzo? La vendita on line potrà sostituire la libreria? Personalmente ho bisogno del contatto fisico con il libro, mi piace toccarne la carta, guardare la copertina, leggere la trama sui risvolti, sbirciare fugacemente tra le pagine alla ricerca di una chiave di lettura che mi spinga a comprare il romanzo per farlo mio leggendolo.
Nell’approccio a qualunque opera d’arte c’è sempre una parte di emozione, di sentimento, di partecipazione personale che la rende più importante per se stessi che per gli altri. Ognuno sceglie seguendo le proprie inclinazioni e il gusto personale, che nascono dalla radice educativa e familiare in cui ciascuno raggiunge la sua maturità e la coscienza di se stesso. Avere l’opportunità di trovarsi in un ambiente culturalmente selettivo o considerato così da altri può essere un vantaggio o un errore ,l’importante è che ognuno si senta libero di condividere o contestare tali stereotipi.
Ciao, concordo sul contatto fisico col libro. Per me la scelta può dipendere anche solo da qualche parola letta su una pagina aperta a caso, la libreria è un luogo dove scegliere altre storie, altre vite oltre la nostra… o magari per vedere più nitidamente la nostra stessa storia. Certo, questo non ha niente a che vedere con il marketing, con i libri “che hanno letto tutti”, con l’industria dell’editoria… e le trame oscure per decretare il vincitore dello Strega cosa hanno a che fare con la letteratura?
Un saluto,
Della
ciao, credo che la buona lettura sia una delle cose più stimolanti per arricchire il proprio bagaglio di esperienze, naturalmente la scelta di un autore o di un argomento è suggerita da gusti e preferenze personali, talvolta da mode da salotto
purtroppo il nostro sistema educativo non aiuta chi non ha la fortuna di avere una famiglia culturalmente vivace e preparata, infatti nel nostro paese si legge poco e male
un saluto e dolce domenica