Tutto ciò che resta T.R. Richmond

tutto cioUn fatto di cronaca, la morte della giovane Alice trovata annegata nel fiume narrato attraverso notizie estratte da post, email, articoli,  blog e quant’altro come nella prassi attuale di comunicazione.

Da tutte queste informazioni si deducono il tipo di persona, i suoi contatti e il genere di vita che ha fin qui condotto. Il “raccoglitore “ di tutti i dati è il prof Cooke docente universitario di Alice ed ex amante di sua madre Elisabeth. Intorno a lui il ragazzo Luke, gli amici, la famiglia e soprattutto il  blog in cui la stessa Alice  comunicava.

Senz’altro un modo diverso di raccontare una storia che mi ha fatto riflettere perché penso che il futuro della narrazione sarà proprio quello di mettere insieme le briciole delle vite sparse per il web.

“… quello che ognuno di noi fa quotidianamente: lasciare una traccia, un segno, un marchio. Il nostro marchio. Si potrebbe…ricostruire una vita a partire da questi frammenti? Riassemblare una persona, ricomporla a partire da queste schegge evanescenti?”

Quando scriviamo nei blog e usiamo i social network pensiamo di essere davanti al diario cartaceo sapientemente chiuso con lucchetto per difenderne la privacy e invece siamo completamente alla mercè di tutti .

Un libro che evidenzia la varietà e la frammentarietà delle opinioni e soprattutto il repentino cambiamento di esse.

“…mi sono messo a cercare in Intenet qualche informazione su Alice. C’erano un sacco di Alice…I social media ne sono inondati … E’  così che funzionano le news in questi giorni. Un enorme, grottesco telefono senza fili. Un assaggio di gossip, smozzichi di conversazione, pezzetti di informazioni riciclate e origliate…Tutte sciocchezze…”

Tutto ciò che resta T.R. Richmondultima modifica: 2019-01-30T18:39:40+01:00da elisaber
Reposta per primo quest’articolo