Per ricominciare guarda tra le pagine di un libro

Mi piacciono i romanzi che parlano di libri e biblioteche e ne ho letti diversi.Quello che ho appena finito “ ” non ha una trama particolarmente interessante, ma ha il potere di introdurre nel mondo dei lettori accaniti. Non amo acquistare libri usati, mi attira il volume intonso che nessuno ha toccato e con il quale riesco a stabilire un … Continua a leggere

Dopo aver letto Lo strano caso dell’apprendista libraia

Lo strano caso  dell’apprendista libraia di Deborah Meyler Non so dare un giudizio su questo libro perché non risponde pienamente a quello che mi aspettavo. Con ciò non voglio dire che non sia un buon libro, ma la protagonista avrebbe potuto fare qualsiasi altro mestiere, perché non è tanto la libreria in cui lavora che la qualifica, ma le persone … Continua a leggere

Un’eredità di avorio e ambra

Citazione

dewaal-ereditadavorioeambraSpulciando tra le novità librarie ho incontrato per  caso questo titolo che mi ha incuriosito e leggendo le recensioni mi sono convinta che Un’ eredità di avorio e ambra di Edmund de Waal andava assolutamente letto. Ho avuto naso e oggi so di aver letto un libro che mi ha arricchito culturalmente e umanamente.
Avevo sempre snobbato l’arte giapponese e cinese considerandola nella mia ignoranza di gusto un po’ pacchiano e se non avessi letto “Un’ eredità di avorio e ambra” forse sarei rimasta di questa opinione. Oggi vorrei avere fra le mani uno dei netsuke della collezione Ephrussi per condividere il piacere tattile che questi minuscoli oggetti riescono a comunicare al suo proprietario quando li “rigira tra le mani”.
Questo libro non è un romanzo, ma si legge con la stessa facilità, è storia, ma quella della vita vera di persone realmente esistite e inserite in un contesto concreto.
E’ un libro che mi ha spinto ad approfondire diversi temi in esso esposti per la voglia di capire meglio i personaggi e la loro vita.
Seguendo le piccole figurine giapponesi che l’autore ha avuto in eredità dallo zio Iggie e i loro passaggi attraverso 3 generazioni di Ephrussi si incontrano uomini diversi, Charles   mecenate e critico d’arte che li acquista a Parigi alla fine del’800; Viktor il cugino di Vienna a cui l’intera collezione viene regalata in occasione del matrimonio; Ignace “Iggie” che vive a Tokyo e che rientra in loro possesso alla fine della seconda guerra mondiale e il nipote Edmund di Londra che li riceve in eredità.
Città diverse: Parigi, Vienna, Tokyo, Londra, e situazioni storiche diverse.
Si entra in sintonia con gli scenari proposti tanto da sentirsi emotivamente partecipi degli  avvenimenti raccontati. Si diventa  parte di questa grande famiglia e delle sue vicissitudini e ci si affeziona a questa collezione di 264  netsuke.
Io leggendone le descrizioni ho pensato alle statuine napoletane dei nostri presepi che, pur nella loro micro statura, sanno raccontare storie della nostra quotidianità presente e passata.
Un libro, quindi, che consiglio di leggere.

La tana dell’odio

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La tana dell’odio di Giovanni D’Alessandro

la tanaL’ho letto in due giorni, divorando pagina dopo pagina. Poi ho sentito il bisogno di approfondire e, con la mappa davanti, ho cercato di seguire gli itinerari della memoria del protagonista, nella complessa nuova geografia dei Balcani, dalla ex Jugoslavia ad oggi.
Il ritmo incalzante delle parole, che si susseguono, secondo una sorta di metrica, crea ansia e angoscia, rendendo quasi visibile e tangibile lo stato d’animo di Peppe – Jusuf alla ricerca disperata del suo passato e del motivo dell’atroce assassinio di tutta la sua famiglia.
Il giovane protagonista di questa storia ha una caratteristica speciale, non nutre mai odio, non mostra desiderio di vendetta, ma cerca risposte che non riesce a trovare.
Al di là della storia d’amore, un messaggio è determinante: il ricordo e la coscienza di tante nefandezze che anche senza guerre, si perpetrano ancora, come mostrano i telegiornali, a causa dell’odio che è nascosto in ognuno di noi pronto a venire fuori quando meno ce lo aspettiamo.
“Le tane dell’odio sono sempre tra noi anche quando non si vedono. Noi abbiamo imparato che ciò è vero come che il sole sorge ogni giorno. Non lo dimentichiamo e vigiliamo.”

 

 

Elucubrazioni di un professore alle soglie della pensione.

Troppe cose che non condivide, troppi elementi contraddittori. Il professor X si sente in bilico come sulla  cresta di un’ onda, sballottato di qua e di là, privo di punti di riferimento sicuri. Lavora con passione e competenza, ma a volte si sente umiliato dall’equivoco che la sua serietà professionale ingenera in chi lo sfrutta, scambiandola per dabbenaggine. Il lavoro … Continua a leggere

La custode di libri

La custode di libri di Sophie Divry Chi è la custode dei libri? La squallida, silenziosa, insignificante bibliotecaria, quella persona che vive in silenzio e quasi si identifica con gli scaffali dove conserva i suoi tesori, i libri.Di solito di lei non si nota l’aspetto,ne tanto meno si conosce il nome, le si rivolge la parola solo per chiedere informazioni … Continua a leggere

Poesia a scuola

Ho già detto più di una volta che cosa penso in merito all’eccesso dei progetti che si infilano ogni anno nel POf, sicuramente il più delle volte, per incoraggiare la smania di emergere di alcuni insegnanti e senza tener conto della reale ricaduta sugli alunni, questa mattina però, ho partecipato ad un evento nella mia scuola che ha visto protagonista … Continua a leggere

La sfida educativa

Tutto e subito ,come voglio io…questo sembra essere il motto degli individui che costituiscono la società attuale e da cui provengono i nostri alunni. Se guardiamo alla tecnologia ci rendiamo conto di quanto poco durino apparecchi e sistemi, e di come tuttavia, essi sappiano diventare velocemente necessari. Il cellulare è diventato l’ estensione della mano, le cuffiette dell’orecchio, il motorino … Continua a leggere

Premi

Estate tempo di premi , di mostre, di presentazioni…Gli inviti si susseguono, le piccole case editrici locali, gli enti, le fondazioni e le associazioni si fanno in quattro per presentare nuovi poeti e scrittori. Sarà vera cultura, sarà arte o solo un mezzo per mettersi in mostra ed esaltare la smania di protagonismo di qualche dilettante? Saper usare le parole … Continua a leggere