Quando un amico mi ha prestato il libriccino “Prima che faccia notte” racconti e scritti inediti di C.S. Lewis, a cura di Edoardo Rialti prefazione di Thomas Howard, ho accettato con gratitudine, ma anche con un briciolo di perplessità. Non conoscevo l’autore, per cui la prima cosa che ho fatto è stata una ricerca per saperne di più. Mi sono imbattuta così nel mondo di Narnia e delle sue fantastiche avventure che conoscevo un po’ per aver visto il film “ Il leone, la strega e l’armadio”, in un passaggio televisivo.
La letteratura fantastica non appartiene al mio gusto, non è il tipo di lettura che preferisco, i racconti troppo lontani dal mio mondo mi lasciano un po’ indifferente, non mi ritrovo in essi e per questo non sono riuscita a leggere interamente il Signore degli anelli di Tholkien. Preferisco confrontarmi con le esperienze reali, con i sogni ma sempre realizzabili, cerco di conoscere la vita e gli umani con le carte che ho in mano. Ma sono una curiosa inguaribile e se mi viene offerto uno spunto devo andare avanti. Così ho scoperto il gruppo di discussione letteraria Inklings, nato a Oxford ad opera di Tolkien, Lewis, Wiliams con l’intento di leggere le pagine inedite scritte da questo gruppo di amici. Gruppo in cui si discuteva anche di fede, di filosofia di ragione e di Dio e nel cui ambito si è compiuta la conversione di Lewis che da ateo è diventato cristiano cattolico. I suoi libri sono una testimonianza fantastica , una metafora, dei principi cristiani, dei valori veri sacrificati al mito dell’apparire. Io ho fatto l’errore di pensare a questa letteratura solo ed esclusivamente come letteratura per l’infanzia,senza andare al di là dell’apparenza fantastica senza vedere il messaggio in essa contenuto, ma vi assicuro che leggerò C.S. Lewis con l’attenzione che merita. L’idea in più è che questo autore può avere una valenza didattica molto rilevante affascina i giovani e parla loro di valori autentici apparentemente passati di moda , ma in verità necessari e attualissimi.