Lo scalpellino di Camilla Lackberg
Si ha la sensazione che dal fatto centrale, l’assassinio di una bambina, si sviluppi una rete che, partendo da lontano converga verso la soluzione del caso.
Tutti i personaggi restano aperti ai sospetti e a nessuno è dato modo di sfuggire all’analisi psicologica e sociale a cui ognuno viene sottoposto.
Ottima intuizione i flashback che si aprono su tempi lontani e si alternano, senza sopraffarlo, al racconto attuale, dando subito l’impressione che i fatti accaduti negli anni 20 siano propedeutici agli ultimi avvenimenti.
Io amo i gialli, specialmente quelli psicologici, che investono intere comunità, come in Agata Christie, e sono una fan della Läckberg di cui aspetto, con ansia, il 4° romanzo. E’ un libro che si legge volentieri e che aiuta a riflettere sul contesto, lasciando percepire che non basta attaccare etichette per essere sicuri che gli altri siano quello che sembrano.