Baricco non lo conoscevo, non lo avevo mai letto e grazie ad una mia alunna ho comprato Oceano mare. Prima ero scettica, poi piano piano ho scoperto un cuore poetico, sensibile e profondo, ma soprattutto un linguaggio ricco, non accademico, reale ma estremamente attuale e comprensibile. Io, nata in un paese di mare,che vivo al mare e vado in vacanza al mare ho ritrovato in quelle pagine le mie stesse riflessioni, i miei pensieri e le mie domande.
Invece non ho trovato le risposte e questo è un bene. Non mi piace trovare risposte non mie, mi piace essere stimolata nelle riflessioni, e sapere di non essere sola a chiedermi dove finisce il mare, di che colore è il mare, e qual’è il rumore del mare…Adoro il mare e spesso mi è capitato di sedermi da sola su uno scoglio il più lontano possibile dagli altri e stare lì a respirare profondamente, ossigenando il cervello che si apre a nuovi orizzonti e si purifica attraverso lo sguardo che si perde nell’orizzonte infinito del mare dolcissimo e terribile.
Le preghiere di Padre Pluche, i dubbi che gli salgono dal cuore ” il mare confonde le onde i pensieri i velieri la mente ti mente improvvisamente e le strade che c’erano ieri non sono più niente.” Sono i pensieri che il mare produce se lo guardi in silenzio, solo che non tutti sanno dire quello che sentono nascere dentro.
“Scrivete voi, dove volete, il sentiero che ho perduto”
La fede senza riserve, semplice e intensa, quasi infantile nella sua modestia.
“Scrivete sul mondo una sola parola scritta per me, la leggerò.”