Da un po’ di tempo, ossia da quando ho finito di leggere il libro, mi riprometto di scrivere qualcosa su “Lo schiaffo” di Tsiolkas.
Premesso che mi è piaciuto molto, non voglio farne una recensione, infatti del libro ho già parlato in questo blog quando è stato pubblicato a Londra, ma vorrei provare a raccontare le mie riflessioni.
Innanzitutto l’Australia, luogo in cui la storia è ambientata, appare una terra dove, malgrado la rilevante presenza multietnica, la sua giovinezza continentale, che la vorrebbe aperta, accogliente, equilibrata, sopravvivono una miriade di pregiudizi e di false, antiquate moralità che mal si incastrano nelle abitudini quotidiane dei protagonisti della storia.
Questi personaggi, nel cui gruppo scatta lo schiaffo al bambino terribile, elemento centrale del romanzo, sono incatenati, chi più chi meno, a vizi comportamentali come droga, fumo, alcool e a relazioni intersessuali illecite, come se tutto questo fosse un normale aspetto della vita quotidiana.
Viene da chiedersi se sniffare o avere un’ amante sia diventato, ormai, come andare al cinema o a bere un caffè.
Mi sono trovata immersa in una realtà quotidiana che non riconosco e che, spero, non sia quella delle persone che ogni giorno mi passano accanto per le strade.
Sarà forse perché l’Australia è un continente giovane che riunisce in sé tanti differenti gruppi religiosi, culturali, razziali provenienti da luoghi diversi e ormai privi di quelle remore e di quei valori che ogni popolo ha nella sua terra?
Forse il fenomeno dell’immigrazione genera una sorta di taglio con le proprie radici, lasciando le persone in balìa delle nuove esperienze e apparentemente libere nei propri comportamenti ?
Mi è sembrato di assistere al modo di fare di quegli adolescenti che vogliono sperimentare personalmente il bene e il male per crescere senza tabù e imposizioni, ma poi di tabù e di incongruenze la collettività è colma e produce quelle sofferenze sociali che ogni secolo ha voluto eliminare, evidentemente senza riuscirci.
Ora sto leggendo Inseparabili di Alessandro Piperno premio Strega 2012, a presto!