Improvvisatori

Sono un po’ perplessa leggendo e guardando intorno a me le proposte di eventi “culturalmente” interessanti che vengono indicati continuamente ovunque e da chiunque.

Presidenti di associazioni, direttori di biblioteche, assessori alla cultura, editori, poeti, romanzieri, scrittori, giornalisti ecc. ecc. innumerevoli nomi e volti che, di frequente, oscurano i pochi, veri e silenziosi personaggi che avrebbero qualcosa da dire.

Il condizionale è d’obbligo, perché spesso accade che lo studioso, il possessore di un congruo patrimonio culturale, assimilato con passione ed esperienza resti molto volentieri in silenzio.

Superbia? Non credo. Probabilmente disorientamento e confusione.

E’ vero, la conoscenza e tutta l’arte che ne deriva non può essere patrimonio di pochi privilegiati, ciò che ognuno sa deve essere condiviso, perché il cerchio del sapere si allarghi sempre più e coinvolga il maggior numero di persone. Così si mantiene la democrazia, la libertà di pensiero e di espressione.

Quello che mi imbarazza sono le arroganze, le smanie di grandezza intellettuale, le affermazioni dogmatiche che in qualche modo, pur sbandierando principi di emancipazione risultano essere vere e proprie imposizioni ideologiche.

La tendenza del momento , il gusto corrente sono paletti di confini invalicabili dentro i quali si sviluppa una cerchia di potere subdolo e dannoso, perché vincolante per il raggiungimento di  livelli socialmente accettabili , e l’inserimento, a pieno titolo, nel clima intellettuale corrente.

Ma chi sono io per arrogarmi il diritto di stabilire che cosa sia la vera cultura e chi ne sia il detentore?

Io che non ricordo né nomi né date, e non sono in grado di fare citazioni o recitare versi?

Però ho potuto constare che, a volte, la stessa citazione imparata a memoria viene spesa in molteplici occasioni  procurando, a chi la fa, un notevole successo!

Improvvisatoriultima modifica: 2013-01-05T18:52:00+01:00da elisaber
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