Odore di chiuso

Quando, in una recensione del libro Odore di chiuso di Marco Malvaldi che già conoscevo come giallista, ho scoperto tra i personaggi Pellegrino Artusi la mia curiosità si è acuita come quando si sente nominare un caro amico in un contesto del tutto diverso dal solito.

“La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene ” manuale pratico per le famiglie compilato da Pellegrino Artusi è stato il breviario della mia crescita gastronomica. Ho gustato per anni lo sformato della signora Adele, ricetta n. 346 del suddetto manuale che ho sempre visto in cucina tra i libri di mia madre e ho avuto in regalo da mia suocera appena sposata.

 La mera curiosità è sfociata comunque  in un giudizio positivo del giallo la cui  lettura  è piacevole e accattivante. Esso esce dalle linee guida dei gialli di Malvaldi, ma rispecchia i canoni  di quelli di fine ottocento: il castello del barone, i parenti e gli amici riuniti per il fine settimana, la servitù, il veleno.

Tornando all’Artusi mi viene da pensare che questo personaggio ottocentesco tanto famoso per quel suo libro presente in tutte le case fino a circa un ventennio fa, potrebbe essere veramente un soggetto da approfondire visto che le sue ricette sono ognuna una piccola storia e i suoi consigli da seguire sempre  ” si dice che a tavola non si dovrebbe essere in meno del numero delle  Grazie, nè in più del numero delle Muse. Se vi aggirate intorno al numero delle Muse, raddoppiate la dose” (ricetta n.231)

 

 

Odore di chiusoultima modifica: 2013-01-10T23:11:01+01:00da elisaber
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